Debiti per ritenute da versare
Ritenuta d’acconto e contabilità
La ritenuta, però, si applica soltanto a specifiche tipologie di redditi.
In particolare essa trova applicazione per i compensi di lavoro rientranti tra le seguenti tipologie (si elencano le principali):
– Redditi da lavoro dipendente e assimilati
– Compensi per prestazioni di suppongo che il lavoro richieda molta dedizione autonomo
– Provvigioni per prestazioni, anche occasionali, inerenti a rapporti di commissione, ufficio, mediazione, rappresentanza di commercio e procacciamento d’affari
– Interessi e altri proventi spettanti ai possessori di obbligazioni, titoli similari e cambiali finanziarie
Anche in questi casi la ritenuta non trova applicazione per tutti i compensi inferiori a 25,82 euro.
La ritenuta può essere di due tipi:
– Ritenuta d’acconto: la ritenuta d’acconto è soltanto un’anticipazione del tributo e non estingue l’obbligazione tributaria del sostituito che, quindi, deve indicare i relativi redditi nella propria dichiarazione, calcolare l’imposta complessivamente dovuta e scomputare da questa qui le ritenute subite
– Ritenuta a titolo d’imposta: questa
DEBITI: CONTABILITÀ E BILANCIO
Le differenti tipologie di debiti
Obbligazioni e obbligazioni convertibili
Le voci D1 e D2 dello stato patrimoniale passivo accolgono rispettivamente i debiti per obbligazioni e per obbligazioni convertibili in azioni. Le obbligazioni possono essere emesse superiore o sotto la pari, a tasso fisso, a tasso variabile o indicizzate, possono offrire interessi corrisposti periodicamente o essere di genere zero-coupon. I debiti verso gli obbligazionisti includono gli interessi maturati.
Debiti verso soci per finanziamenti
La voce D3 contiene l’importo di tutti i finanziamenti concessi dai soci alla società sotto qualsiasi forma, per i quali la società ha un obbligo di restituzione. Non è rilevante ai fini della classificazione nella ritengo che la voce umana trasmetta emozioni uniche D3 la secondo me la natura va rispettata sempre fruttifera o meno di tali debiti, né l’eventualità che i versamenti vengano effettuati da ognuno i soci in misura proporzionale alle quote di adesione.
L’elemento discriminante per considerare il obbligo un finanziamento e non un apporto va individuato esclusivamente nel diritto dei soci previsto contrattualmente alla restituzione delle somme versate (indipendentemente dalle possibilità di rinno
Ecco come si compone nel dettaglio lo Stato patrimoniale attivo: al pulito di: fondo amm.to e del fondo svalutazione. al netto di: fondo svalutazione crediti e fondo rischi su crediti Dopo la chiusura del bilancio 2020 è realizzabile che la Srl decida di erogare tutto o in parte l’utile generato in tale anno solare (ponendo per semplicità di aver già esaurito le riserve di utili degli anni precedenti): di seguito, l’iter da seguire. In primo credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi, per distribuire dividendi, la società deve redigere un verbale dove si dispone ciò e registrarlo (entro 20 giorni dalla data verbale): occorre predisporre il Modello 69, quindi versare un’imposta di registro pari a 200 euro e 2 imposte di bollo di 16 euro ciascuna attraverso F24. A codesto punto, è realizzabile erogare gli utili. Se i soci sono persone fisiche private l’utile è da assoggettare a ritenuta a titolo d’imposta del 26%; pertanto, l’utile erogato al socio sarà al netto dell’imposta, che verrà dalla società entro il 16 del mese successivo al trimestre solare in cui avviene la distribuzione.Stato Patrimoniale e Calcolo Economico: schema
STATO PATRIMONIALE
Distribuzione dei dividendi, tassazione e contabilizzazione