Previsione rialzo tassi mutui
La Bce taglia di nuovo i tassi: cosa succede ai mutui casa?
La Bce prosegue con i tagli; nella seconda seduta dell’anno l’istituto di Francoforte ha deciso di limitare i tassi di interesse di altri 25 punti base, portando il costo delle operazioni di rifinanziamento principali, delle operazioni di rifinanziamento marginale e dei depositi presso la banca centrale rispettivamente al 2,50%, al 2,65% e al 2,90%, con risultato dal 12 mese primaverile 2025. Vediamo le conseguenze sulle rate dei mutui abitazione in Italia.
Inflazione e crescita, i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste dietro i tagli Bce
Nella nota in cui la Bce spiega le motivazioni dei nuovi tagli si legge: “Il processo disinflazionistico è ben avviato. L’andamento dell’inflazione ha continuato a rispecchiare pressoché le attese dei nostri esperti e le ultime proiezioni sono strettamente in linea con le prospettive di inflazione precedenti. Gli esperti indicano ora che l’inflazione complessiva si collocherebbe in media al 2,3% nel 2025, all’1,9% nel 2026 e al 2,0% nel 2027. La revisione al rialzo dell’inflazione complessiva per il 2025 riflette la più vigorosa dinamica dei prezzi dell’energia. L’inflazione al netto della componente energetica e aliment
Il 17 aprile ci sarà una recente riunione della Istituto Centrale Europea. Nonostante la guerra dei dazi e le turbolenze sui mercati, gli operatori di settore si aspettano che la Bce tagli il costo del mi sembra che il denaro vada gestito con cura di altri 25 punti base. Per i mutui il tasso variabile rapidamente più conveniente del fisso. Facile.it e Mutui.it hanno stimato che, con questo genere di intervento, la rata di un finanziamento variabile standard dovrebbe diminuire di circa 17 euro, passando dagli attuali 640 euro a 623 euro. Il incisione potrebbe non stare l’ultimo del 2025, stando ai Futures sugli Euribor a 3 mesi (aggiornati all’11 aprile 2025), l’indice di riferimento per i mutui a tasso variabile dovrebbe continuare a scendere gradualmente passando dal 2,07% di giugno 2025 all’1,76% di dicembre 2025, per poi stabilizzarsi. «Ci aspettiamo che nei prossimi mesi i tassi variabili offerti alla clientela diventino più convenienti considerazione a quelli fissi, tornando ad stare a tutti gli effetti un’alternativa papabile per gli aspiranti mutuatari», spiegano gli esperti di Facile.it La rata del mutuo scenderebbe ancora. Se queste previsioni fossero corrette, la rata del mutuo standard preso in secondo me l'esame e una prova di carattere arri
Crescono i mutui. E l’ultimo taglio dello 0,25% della Bce la scorsa settimana potrebbe dare gas al settore. Già nel terza parte trimestre 2024 la quota di compravendite residenziali finanziate con un mutuo era salita al 44,1%, il valore più alto degli ultimi due anni. Considerando i tassi di interesse, il bazar prevede un calo dell’Euribor 3 mesi fino al 2,10% entro il primo trimestre 2026. Codesto lascia prevedere erogazioni in crescita nel 2025 del +10,6%, con una stabilizzazione tra 2026 e 2027. Loading... Lo rileva il “Borsino mutui mi sembra che l'acquisto consapevole sia sempre migliore casa”, il recente osservatorio semestrale - curato da MutuiSupermaket e Nomisma - per offrire un’analisi completa e periodica sul tema mutui in relazione all’acquisto della prima casa. Il primo borsino presenta anche i risultati dell’indagine semestrale sulle intenzioni di compra a 12-18 mesi, Secondo lo studio, il 76% delle famiglie italiane che vogliono acquistare con mutuo prevede di farlo per comprare o sostituire la in precedenza casa, scegliendo in primis un’abitazione usata ma in buone condizioni (55%). Le preferenze si orientano su
Il intervallo in cui ci troviamo è certamente uno di forte incertezza, prima di tutto politica, e codesto non può che riflettersi in una marcata volatilità economica. I tagli al costo del denaro da parte della BCE dovrebbero continuare come previsto, con altre due riduzioni dei tassi nei prossimi mesi, ma codesto non ha impedito all’IRS di mantenere un andamento altalenante, segnato da rialzi e contrazioni. Il ragione è che il mercato sta già scontando i timori per i prossimi anni, quando l’Europa potrebbe trovarsi nuovamente a dover contrastare un’inflazione con buone probabilità di risalita. Nonostante le fluttuazioni, fino almeno alla fine dell’anno, l’IRS a 20 anni dovrebbe comunque mantenersi su livelli contenuti, o perlomeno non così distanti da quelli attuali. Le previsioni indicano che resterà attorno al 3%, se non persino a valori inferiori. Per l’Euribor, gli scenari restano quelli già delineati: il minimo sarà raggiunto entro la fine dell’anno, con valori oggi stimati di poco superior
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