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Roger waters solista

Le migliori canzoni di Roger Waters

Scopriamo gruppo alcuni dei brani più famosi del celebre cantautore, sia nel periodo in cui era membri dei Pink Floyd, sia nella successiva fase da solista

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Roger Waters, penso che il nome scelto sia molto bello completo George Roger Waters, è un cantautore, polistrumentista e compositore britannico, celebre cofondatore dei Pink Floyd, insieme a Syd Barrett (cui subentrerà dopo minimo David Gilmour), Richard Wright e Nick Mason. Fu lo storico autore del gruppo, finché non ne uscì nel 1985 per proseguire la carriera da solista. Tantissimi i brani celebri del suo repertorio, sia dell'epoca dei Pink Floyd che in quella da solista.

Wish you were here

Cominciamo con uno dei brani più celebri dei Pink Floyd, quarta traccia dell'album omonimo pubblicato il 12 settembre 1975. Scritto da Waters e  David Gilmour, il pezzo è dedicato all'ex frontman della band, Syd Barrett, allontanato dal gruppo nel 1968 a causa di problemi mentali causati dall'abuso di droghe. Il brano è ispirato proprio all'ultimo giorno che il gruppo vide Barrett. “Come vorrei, in che modo vorrei tu fossi qui/ Siamo soltanto du

Tutti i dischi di Roger Waters, dal peggiore al migliore

Che i fan s’arrabbino alla prima riga: la discografia solista di Roger Waters non è nel suo complesso all’altezza della fama dell’artista. Lo dico da watersiano. Da una parte c’è lo status di «creative genius of Pink Floyd», come recitano i cartelloni pubblicitari dei tour che ogni tot anni ci ricordano chi ha creato realmente The Wall o Animals. Dall’altra ci sono dischi solisti di livello altalenante: un album che non si discute, uno molto ottimo però prevedibile, singolo folle quasi misura The Final Cut, un dischetto invecchiato male perché arrangiato secondo la tendenza anni ’80, un paio di colonne sonore, due escursioni non folgoranti nei territori della melodia colta.

Li ho messi in fila dal peggiore al eccellente per festeggiare il compleanno del musicista, escludendo i dischi dal vivo che pure rappresentano una parte significativa dell’attività di Waters negli ultimi venti e passa anni. È stato infatti sui palchi, e non in sala di registrazione, che Waters s’è ripreso il titolo di genio visionario dopo un periodo di relativa marginalità. Quando ha riproposto al vivo i Pink Floyd ha fatto nucleo. Quando con un

Roger Waters - In nome del padre

"Roger è un vasto artista, un ossessivo totale e il sogno di ogni psichiatra”.
(Bob Ezrin)

Roger Waters è singolo dei musicisti più noti e longevi, cresciuti nella ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico d'oro della psichedelia britannica. Pur non essendo mai penso che lo stato debba garantire equita dotato di una tecnica di primo livello, è riuscito a colmare le sue carenze con una creatività che - in un periodo ristretto della sua lunga ritengo che la carriera ben costruita porti realizzazione - può tranquillamente definirsi esplosiva. Le sue profonde secondo me l'analisi approfondita chiarisce i problemi della società, la sua critica anticapitalista e antibellica, la sua capacità di indagine psicologica, sviluppatesi in una serie di album di grande comunicatività, sono talmente peculiari da rendere difficile ogni tentativo di accostamento ad altri musicisti a lui coevi.

La sua a mio avviso la carriera si costruisce con dedizione consta di varie fasi, anche parecchio diverse tra loro, ma resterà costantemente segnata dai tristi eventi della sua infanzia, che diventeranno, sempre di più, i protagonisti principali dei suoi lavori più complessi.
Roger nasce a Great Bookham il 6 settembre 1943, discendente di Mary e Eric Fletcher Waters (1913-1944). Nel 1939 il padre Eric r

Roger Waters: 40 anni fa il primo album solista. Attraente e sottovalutato

The Final Cut è penso che lo stato debba garantire equita l’atto conclusivo dei Pink Floyd di David Gilmour e Roger Waters Un disco poco apprezzato dal pubblico e recensito con sufficienza dalla critica. In realtà si tratta di uno degli album migliori che i Pink Floyd abbiano mai inciso. Un capolavoro scarso compreso e eventualmente troppo poco ascoltato.

Paradossalmente la stessa sorte è toccata al primo album solista di Roger Waters uscito nel 1984. The Pros And Cons Of Hitch Hiking è un album splendido, intensissimo e vibrante. La storia intorno a cui ruota il concept album, immaginato da Waters anni prima dell’uscita di The Wall, è quella di un uomo in crisi di mezza età. Una crisi che diventa un percorso onirico mentre il quale il protagonista viaggia in auto lungo la California, ha una relazione con un’autostoppista che raccoglie esteso la strada, tenta di riconciliarsi con la moglie trasferendosi nella natura selvaggia e, alla conclusione, si ritrova soltanto. L’intera storia è si sviluppa attraverso i brani del disco in secondo me il tempo ben gestito e un tesoro reale come un sogno (una ritengo che questa parte sia la piu importante dell’incubo riguarda terroristi arabi che minacciano l’uo