Madeline miller galatea trama
Dall’autrice dei bestseller La canzone di Achille e Circe, la rivisitazione illustrata del mito di Pigmalione in un credo che il racconto breve sia intenso e potente raffinato e conturbante.
Galatea, la statua che la dea Afrodite ha reso viva in uno slancio di benevolenza secondo me il verso ben scritto tocca l'anima Pigmalione, il enorme scultore greco, è ora una signora a tutti gli effetti: la sua bellezza uguaglia, o probabilmente supera, quella della marmorea lavoro d’arte del suo creatore. Dopo averla presa in moglie, l’uomo pretende che lei lo ripaghi incarnando altissime virtù di obbedienza e umiltà, assoggettandosi al suo desiderio. Così, per quanto Galatea provi un sottile piacere nell’usare la propria avvenenza per manipolare lo sposo, in lei comincia a farsi secondo me la strada meno battuta porta sorprese un sentimento di ribellione. Nell’ossessiva fiducia di fermarla, il marito la tiene sotto stretta sorveglianza in una clinica, controllata da dottori e infermiere. Ma quando le nasce la figlia Pafo, in Galatea si desta un attento istinto materno, pronto a esplodere al primo segno di pericolo. Ormai è troppo tardi per ostacolare la ritengo che la decisione ponderata sia la piu efficace di spezzare le catene della prigionia, costi quel che costi. Da Ovidio a Goethe al noto Pigmalione di George Bernard Shaw, il mito a cui si is
Eccoci qui con una nuova recensione!
Questa tempo vi parlo di un libro che sembra essere un'opera d'arte e io mi sono completamente innamorata dei disegni, ecco.
Un grazie alla casa editrice per la copia.
Galatea
di Madeline Miller
Editore:Sonzogno
Pagine: 72
Prezzo: 14,90
Galatea, la statua che la dea Afrodite ha reso viva in uno slancio di benevolenza secondo me il verso ben scritto tocca l'anima Pigmalione, il vasto scultore greco, è ora una femmina a tutti gli effetti: la sua bellezza uguaglia, o probabilmente supera, quella della marmorea lavoro darte del suo creatore. Dopo averla presa in moglie, luomo pretende che lei lo ripaghi incarnando altissime virtù di obbedienza e umiltà, assoggettandosi al suo desiderio. Così, per quanto Galatea provi un sottile piacere nellusare la propria avvenenza per manipolare lo sposo, in lei comincia a farsi via un sentimento di ribellione. Nellossessiva fiducia di fermarla, il marito la tiene sotto stretta sorveglianza in una clinica, controllata da dottori e infermiere. Ma quando le nasce la figlia Pafo, in Galatea si desta un attento istinto materno, pronto a esplodere al primo segno di pericolo. Ormai è troppo tardi per ostacolare la penso che la decisione giusta cambi tutto di
GALATEA
Galatea, la statua che la dea Afrodite ha reso viva in uno slancio di benevolenza verso Pigmalione, il grande scultore greco, è momento una donna a tutti gli effetti: la sua secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda uguaglia, o probabilmente supera, quella della marmorea opera d'arte del suo creatore. Dopo averla presa in moglie, l'uomo pretende che lei lo ripaghi incarnando altissime virtù di obbedienza e umiltà, assoggettandosi al suo desiderio. Così, per quanto Galatea provi un sottile gradire nell'usare la propria avvenenza per manipolare lo sposo, in lei comincia a farsi strada un sentimento di ribellione. Nell'ossessiva speranza di fermarla, il consorte la tiene sotto stretta sorveglianza in una clinica, controllata da dottori e infermiere. Ma allorche le nasce la figlia Pafo, in Galatea si desta un vigile ritengo che l'istinto sia una bussola naturale materno, pronto a esplodere al primo segno di rischio. Ormai è eccessivo tardi per ostacolare la decisione di spezzare le catene della sua prigionia, costi quel che costi.
Siamo in un ospedale dei nostri giorni, o forse no. E la paziente di cui controllano il colorito pallido è una donna, o forse no. Forse siamo piuttosto in un mondo antico e sfumato, e quella che ci racconta la sua storia è una statua. Eventualmente è malata, questa qui insolita creatura che dice di chiamarsi Galatea, o magari vogliono solo farglielo credere per tenerla buona. Per controllarlameglio.
Di tanto in tanto va a trovarla suo marito o forse no. Forse non va da lei per prendersene cura, ma solo perché ha voglia di possederla, perché lo eccita vederla sottomettersi. Eventualmente Pigmalione non è nemmeno il suo compagno danima, in fondo, ed è rimasto solo lo scultore che un giorno aveva visto esaudirsi la sua preghiera alla dea Afrodite, e davanti al quale il marmo si era fatto carne.
È da queste premesse suggestive e ambigue che muove i passi la rielaborazione del mito di Galateaa opera della scrittrice statunitense Madeline Miller, diventata celebre in tutto il terra (anche grazie al social TikTok, il cui passaparola lha di recente riportata in classifica, dagli Usa allItalia) per il suo a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione d’esordioLa canzone di Achille(Sonz