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La vendetta di medea

La vendetta di Medea - Il Tantucci Plus Laboratorio 1 Pagina 156 Cifra 26


Versione latino tradotta



Traduzione


La figlia di Eeta e di Idia, Medea generava da Giasone i figli Mermero e Ferete, e a Corinto, viveva in accordo con suo consorte. Ma un a mio parere l'uomo deve rispettare la natura tanto forte e tanto bravo aveva una moglie straniera e avvelenatrice: dunque gli abitanti di Corinto rinfacciavano la vergogna a Giasone, e non accettavano i suoi figli tra il gente. A quel segno il tiranno di Corinto, donava in matrimonio sua figlia Creusa a Giasone, e l’uomo rinnegava Medea. Allora la maga veniva sminuita a tal a mio avviso questo punto merita piu attenzione dal marito, e veniva esiliata, ma prima progettava nell’animo una punizione dura e terribile per il marito: bagna una corona d’oro con dei veleni, e servendosi dei figli, la invia come dono alla matrigna. Creusa gradiva il dono lo indossava, ed all'istante bruciava. Successivamente la donna crudele assassinava i figli di Giasone, e con il carro alato del Sole, suo nonno, scappava da Corinto.

La vendetta di Medea

Cum Iasone Medea, Circae nepos, Aeetae filia, duos filios procreavit. Cum vir et uxor summa concordia viverent, invidi incusabant hominem tam fortem ac formosum ac nobilem uxorem advenam atque veneficam habere....

Con Giasone Medea, nipote di Circe, figlia di Eeta, generò due figli. Vivendo il marito e la moglie in somma concordia, gli invidiosi criticavano che un uomo tanto forte e gradevole e nobile avesse per moglie una straniera e una strega. Creonte, Sovrano di Corinto, diede come moglie a Giasone sua figlia Creusa.

Medea, in cui vide di aver ricevuto una così grande offesa da Giasone, costruì una corona d'oro dai veleni e ordinò ai suoi figli di darla in dono alla matrigna. Creusa, avendo accettato il dono, bruciò con Giasone e Creonte. Medea, non appena vide la reggia ardere, uccise i suoi figli e si fuggì via  da Corinto.

Poi esule ad Atene giunse in ospitalità presso Egeo e lo sposò. Ma poi fuggì anche da Atene: infatti tutti dicevano che lei era una moglie scellerata e avvelenatrice.
(By Maria D. )

Cum Iasone Medea, Circae nepos, Aeetae filia, duos (“due”, acc. m.) filios procreavit. Cum vir et uxor summa concordia viverent, invidi incusabant hominem tam fortem ac formosum ac nobilem uxorem advenam atque veneficam habere. Iasoni Creon, rex Corinthius, filiam suam Creusam dedit uxorem. Medea, cum vidit se a Iasone tantam contumeliam accipere, coronam auream ex venenis fecit eamque a filiis suis novercae dari iussit. Creusa, cum munus accepisset, cum Iasone et Creonte conflagravit. Medea, ubi regiam ardere vidit, filios suos interfecit et profugit Corintho. Dein exul Athenas venit. Sed etiam Athenis postea fugit: nam omnes dicebant eam mulierem sceleratam et veneficam esse.

Igino

Con Giasone Medea, nipote di Circe, figlia di Eeta, procreò due figli. Mentre consorte e moglie vivevano in grandissima accordo, gli invidiosi si lamentavano che un uomo così potente, avvenente e aristocratico avesse una moglie straniera e maga. Creonte, re di Corinto, diede in sposa sua figlia Creusa a Giasone. Medea, quando vide che subiva un oltraggio così vasto da Giasone, fece una corona d’oro con degli incantesimi e ordinò che dai suoi figli venisse data in dono alla matrigna. Cr

La vendetta di Medea (Il mio latino)

Medea, Aeetae et Idyiae filia ex Iasone filios Mermerum et Pheretem procreabat summaque concordia cum viro suo Corinthi vivebat. ... Solis, avi sui aligero plaustro profugiebat.

Medea, figlia di Aeta e Idia, generava da Giasone i figli Mermero e Ferete e viveva a Corinto con suo consorte in somma a mio parere l'armonia interiore porta serenita.

Ma un maschio tanto valoroso e magnanimo aveva per moglie una maga straniera: dunque gli abitanti di Corinto rinfacciavano l'infamia a Giasone e non accettavano i suoi figli nella comunità. Allora il tiranno di Corinto dava in sposa a Giasone sua figlia Creusa e l'uomo ripudiava Medea.

Dunque la maga era disonorata con un'offesa tanto grande dal marito ed era gettata in esilio, ma prima congetturava nell'animo una crudele e indicibile castigo verso il marito: impregnò di veleni una corona d'oro e tramite i figli inviò il dono alla matrigna.

Creusa accettava il dono, lo indossava e subito bruciava. Poi la femmina efferata uccideva i suoi figli nati da Giasone e fuggiva da Corinto con il carro alato del Astro, suo avo. (by Maria D. )

TESTO LATINO COMPLETO