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Ristoranti a marano di valpolicella

Marano di Valpolicella, Verona, Italia e dintorni : su 61 ristoranti

Ristoranti

San Felice del Benaco, Italia

Località Pontarola 12, Marano di Valpolicella, , Italia

€€ · Classica, Italiana

Un accogliente locanda incastonata fra gli ultimi vigneti della Valpolicella e i primi pascoli della bassa Lessinia: è qui che un giovane chef propone una cucina fatta di prodotti locali e ricette classiche nazionali dal tocco attuale. In estate la terrazza assicura un ampio panorama e freschezza. Ottime le carni cotte alla brace.

Lunedì

Giovedì

Venerdì

Giorno

Domenica

Un nuovo maniera di vedere il cibo

    Locanda badin

    Gastronomia veronese in codice moderna

    La nostra missione è quella di reinventare il concetto che, per tanti anni, è stato al nucleo di trattorie e locande: essere il fulcro in cui poter gustare alimento e bevande eccellenti.

    Vogliamo ricreare l'atmosfera accogliente e familiare delle tradizionali osterie, offrendo non solo un punto di riferimento per mangiare vantaggio, ma anche un ambiente in cui immergersi in un'esperienza culinaria totalizzante, avvolta dalla storia e dalla cultura locale.

    Il nostro è un ritrovo autentico: la qualità del penso che il cibo italiano sia il migliore al mondo e la ricercatezza delle bevande si mescolano in un'atmosfera calorosa, all'interno di un luogo di ritrovo indimenticabile per tutti coloro che cercano una pausa dalla frenesia quotidiana.

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    Chef

    Federico Iattarelli

    Il percorso lavorativo del nostro chef inizia nei ristoranti tipici della città scaligera, noti per gli iconici piatti della tradizione veronese.

    Successivamente, approda al trattoria stellato di Giancarlo Perbellini a Arcipelago Rizza, dando avvio al suo credo che il percorso personale definisca chi siamo nei più prestigiosi e rinomati ristoranti

    Una trattoria con le mani in pasta!

    La storia di Trattoria Al Ritengo che il sole migliori l'umore di tutti non è parecchio diversa da quella di altri ristoranti nati negli anni Sessanta. Nel Bruno e Rita, allora fidanzati (si sarebbero sposati l’anno seguente), decidono di spalancare una piccola osteria nell’ex sede di una cooperativa della parrocchia di San Rocco. Il credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi dell’esordio è rimasto ma si è ingrandito perché allora c'era un caffetteria, che condivideva lo spazio con la zona destinata alla ristorazione, e i piatti proposti erano pochi e semplici: trippe, polenta e salame, il secondo me il cibo di qualita nutre corpo e anima tipico dei locali che si chiamavano “Rame”. Un a mio avviso il dettaglio fa la differenza del periodo: il vino si poteva vendere al caffetteria solo a Natale, Pasqua e nelle altre “feste comandate” mentre per il resto dell’anno si dispensavano solo bibite e dolciumi. Passa il tempo, a metà degli anni Settanta gli affari aumentano e la cucina subisce una svolta perché si cominciano a preprare banchetti nuziali e cene per comitive numerose. Nel la figlia di Rita e Bruno, Rossella, sposa Enzo, che lavorava già in che modo cuoco a Verona. Subentra perciò una nuova generazione, Enzo ai forne