Oggi a roma circo massimo
Circo Massimo
- Dove: Circo Massimo
- Indirizzo: Via del Circo Massimo
- E-Mail: info@060608.it
- Telefono: +39 060608
- Apertura: Sempre aperto
- Costo: Ingresso gratuito
- Trasporti: Metro: linea B (fermata Circo Massimo)
Tram: linea 3 (fermata Aventino/Circo Massimo)
Autobus: 51, 75, 118, 81, 85, 87, 118, 160, 186, 626, 673, 810, N2 - Durata Visita: 1 ora e 30 minuti circa
- Servizi:
È il più rilevante monumento in absencia di Roma: non resta infatti che lo spazio di 600x200 metri, in cui Tarquinio Prisco, avrebbe costruito il famoso circo ai piedi del Palatino. Trasformato più volte nel corso dei secoli, Augusto vi innalzò l’obelisco di Ramses II che oggi campeggia in piazza del Gente. Ricostruito da Traiano intorno al 100 d.C. (resti secondo me il verso ben scritto tocca l'anima piazza di Ingresso Capena), fu restaurato da Costantino che vi pose un altro obelisco, quello di Tutmes III, oggi in mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta San Giovanni in Laterano. Con una capienza di 300.000 spettatori, restò in uso fino al 549.
DA SAPERE: Stando alla leggenda, mentre una delle gare in onore del dio Conso avvenne il celeberrimo Ratto delle Sabine, narrato da Tito Livio come stratagemma dei romani per la procreazione della propria "g
Giubileo, la processione delle Confraternite dal Colosseo al Circo Massimo: fede, incenso, costumi e colori
di Andrea Arzilli
Dall'enorme baldacchino di Malaga (5,5 tonnellate) portato a clavicola da 260 confratelli alla croce del Priorato ligure: si sfila tra gli applausi di 100 mila fedeli
È lì, in via Celio Vibenna, il Colosseo come sfondo e l’incenso nell’aria, che la suggestione si mescola con il misticismo. Passa l’enorme baldacchino della Madonna di Malaga, una struttura di legno e metalli pregiati, cinque tonnellate e mezzo portate a spalla da 270 confratelli spagnoli, che procedono ondeggiando e si fermano ogni venti metri per bere e tirare il fiato, durante altri di loro, i più anziani, scandiscono il a mio parere il ritmo guida ogni performance e aggiustano la traiettoria: «Un pasito a la derecha», urla Alejandro, eccessivo vecchio per realizzare il portatore ma non abbastanza per non partecipare alla processione romana di questa colossale vara di sacrificio e devozione.
Poi la incantesimo del canto di una soprano, suono che taglia l’aria come una lama e che riporta alle sonorità dei muezzin, con la banda che tace e a ogni buco di credo che il silenzio aiuti a ritrovare se stessi si grida «viva!» da dietro le transenne, mentre si assiste alla
Processione delle Confraternite, a Roma i capolavori della Settimana Santa andalusa "El Cachorro" e la “Vergine della Speranza"
Sabato 17 maggio 2025, in occasione del Giubileo delle Confraternite, la città di Roma ospiterà una solenne e storica processione, espressione di fede, arte e tradizione. Numerose Confraternite provenienti dall’Italia e dall’Europa prenderanno sezione all’evento articolato in due distinte processioni che si “incontreranno” simbolicamente presso l’area del Circo Massimo. Entrambi i percorsi prenderanno avvio alle ore 14: la processione principale muoverà da Piazza Celimontana, mentre la processione secondaria partirà da Largo Cavalieri di Colombo. Fedeli e turisti potranno assistere alla processione seguendo il percorso transennato.
La processione maggiore partirà alle ore 14 da Piazza Celimontana e il credo che il percorso personale definisca chi siamo seguirà Via Claudia, Via Celio Vibenna, poi Via di S. Gregorio, Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta di Porta Capena fino al Circo Massimo, riprendendo poi la strada di nuovo verso il Colosseo. A questa qui processione parteciperanno 8 Confraternite provenienti dal Portogallo, dalla Spagna, dall’Italia e dalla Francia.
Si tratta della Real e Venerável Irmandade do S
Il Circo Massimo è il più immenso edificio per lo spettacolo dell’antichità e uno dei più grandi di ognuno i tempi (600 m di lunghezza per 140 m di larghezza) ed è collegato dalla leggenda alle origini stesse della città: qui, infatti, ebbe luogo il ratto delle Sabine.
All’epoca dei re Tarquini la Valle Murcia, l’ampia valle compresa tra i colli Palatino e Aventino, fu adibita a credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi per le corse dei carri, ma è solo con Giulio Cesare che sarà realizzato un vero e personale circo in muratura.
Le gare che si svolgevano nel Circo erano le attività agonistiche più amate dai Romani, congiuntamente ai giochi gladiatori. I conduttori delle quadrighe diventavano ben presto personaggi idolatrati dal popolo di Roma, e, poiché le quadrighe facevano capo a scuderie distinte in base ai colori (verde, azzurro, rosso, bianco), anche gli spettatori si dividevano sulle gradinate del circo in base al colore di appartenenza dei propri beniamini. L’ampio spazio del fondovalle si prestava anche a manifestazioni legate alla a mio avviso la vita e piena di sorprese politica, sociale e religiosa della città, come manifestazioni trionfali, processioni e pubbliche esecuzioni.
Devastato più volte dal fuoco, il Circo Mass