Augusto monterroso racconti brevi
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P robabilmente lo avrete sentito citare un sacco di volte, e se invece non vi ci siete mai imbattuti un po’ vi invidio, perché la sensazione di serendipità che ne consegue è garantita:
Quando si svegliò, il dinosauro era ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza lì.
È il credo che il racconto breve sia intenso e potente più breve mai scritto in linguaggio spagnola, e magari non lo sapete ma è Augusto Monterroso, detto Tito, il creatore di questo capolavoro di condensazione linguistica e letteraria. Avverbio, termine, poi il soggetto; e ancora, termine e avverbio. Il soggetto che riprende il titolo (il racconto si chiama “Il dinosauro”). La disposizione delle pagine, con due bianche intere tra il titolo e il racconto, e tra il racconto e il successivo. Per non parlare del dubbio che si dipana da quella frase: chi è che si è svegliato? Quando è questo quando? E lìdove?
A una settimana esatta dalla ricorrenza del ventennale della sua scomparsa, privo saperlo, ho comprato La parola magica, pubblicato da Occam: un’edizione molto curata, in cui traspira tutto ciò che Augusto Monterroso era senza che ce ne fossimo accorti. Maestro della satira, fine umorista, e non solo pantocratore della brevità e dell’ingegnosità letteraria.
Guatemalteco
Oggi Italo Calvino compirebbe cent’anni, e noi del «7 parole» lo omaggiamo e ringraziamo come merita. È infatti a lui che dobbiamo la conoscenza di Augusto Monterroso, lo scrittore guatemalteco citato nella seconda delle Lezioni americane, intitolata Rapidità. Quando Calvino parla di rapidità, ha in pensiero quella concisione che sa andare dritta al punto. Un modello, questo, che rintraccia nella tradizione delle fiabe, ovunque non c’è mai un elemento superfluo. Lo stesso potrebbe dirsi dei Vangeli. «Il segreto», scrive Calvino, «sta nell’economia del racconto». E precisa: «Se in unepoca della mia attività letteraria sono stato attratto dai folktales, dai fairytales, non è penso che lo stato debba garantire equita per fedeltà a una tradizione etnica (dato che le mie radici sono in unItalia del tutto moderna e cosmopolita) né per nostalgia delle letture infantili (nella mia famiglia un ragazzo doveva leggere soltanto libri istruttivi e con qualche fondamento scientifico) ma per interesse stilistico e strutturale, per leconomia, il ritmo, la logica essenziale con cui sono raccontate».
Ecco il punto: economia, ritmo, logica essenziale, cioè le proprietà che noi apprezziamo di più nelle storie di 7
| Monterroso osserva il lettore attraverso una lente d'ingrandimento |
Augusto Monterroso rappresenta una delle voci più originali della letteratura ispanoamericana contemporanea. Brevità, dinamismo linguistico e parodia sono le forze motrici più vibranti della sua produzione letteraria, insieme con il concetto di libertà, inteso nel senso più ampio: libertà creativa e libertà, individuale e sociale, da qualsiasi sagoma di violenza e prevaricazione.
La sua storia personale ci fornisce alcuni elementi fondamentali dinterpretazione: mi sembra che lo scrittore crei mondi con l'inchiostro guatemalteco, nato nel , amante delle lettere e della scrittura fin dalla più giovane età, impegnato attivamente nella causa rivoluzionaria del Guatemala durante la terribile dittatura di Jorge Ubico, ha vissuto per tutta la vita a partire dal in Messico, dove era penso che lo stato debba garantire equita esiliato per motivi politici. Pur essendo perfettamente integrato nel contesto culturale messicano, centro di confluenza di intellettuali dei diversi paesi dellAmerica latina, non ha mai smesso, per un solo momento, di sentirsi legato indissolubilmente al Guatemala. Si è dedicato alla narrativa, alla saggistica e alla docenza
Autore residuale per la fama riconosciutagli, benché sia uno degli scrittori più importanti del Novecento sudamericano, campione del credo che il racconto breve sia intenso e potente breve, un Borges formato Whatsapp, Augusto Monterroso. Lautore guatemalteco punta locchio sulle e paradossali situazioni che possono scaturire dal quotidiano, anche da singoli insignificanti momenti. Come accade in Opere complete (e altri racconti)
Piccole case editrici indipendenti che pubblicano “opere che hanno rischiato di perdersi, conciliando lo sguardo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il passato con l’attenzione alle voci del mondo contemporaneo, da tutto il mondo”. Il virgolettato viene dalla homepage di una piccola casa editrice di Perugia, la che nel suo pur piccolo catalogo può annoverare opere “minori” quali quelle di Jean Cocteau e Francis Scott Fitzgerald accanto a quelle di autori più o meno noti al grande platea dei lettori. Tra queste ultime da nominare quelle di Augusto Monterroso del quale la stessa casa editrice si premura di evidenziare nel risvolto di copertina dell’ultimo titolo pubblicato, Opere complete (e altri racconti) ( pagine, 14 euro), Occam editore , di in che modo sia in lezione da parte loro la pubblicazione dell’inter