Terreno con casa in affitto
Barbara Pede
Data journalist
Data journalist, giornalista professionista, copywriter e ghost writer, ha maturato la sua esperienza inizialmente in ambito televisivo per specializzarsi successivamente nel linguaggio web.
Pubblicato: 26 Febbraio 2024 10:28
Il contratto di affitto di un terreno ad utilizzo agricolo segue le logiche della ambiente e per codesto si differenzia in parte da quello per la locazione ad uso abitativo. Infatti, la normativa tiene conto dell’“anno agrario”, cioè il tempo necessario affinché si avvii e si concluda un ciclo di produzione dei prodotti agricoli.
Sempre per la stessa ragione non è permesso al conduttore di lasciare incolto il terreno o di modificare la tipologia di produzione agricola (magari passando da alberi da frutto a verdure), mentre l’inquilino di una casa potrebbe tranquillamente decidere di non viverci. Codesto perché lo fine del legislatore è che l’agricoltore si prenda cura del fondo, tutelando la produttività agricola, sofferenza la risoluzione del contratto.
Vediamo, allora, quali sono gli elementi distintivi della locazione di un suolo agricolo.
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Quanto si paga
Per la registrazione di un contratto di locazione sono dovute l’imposta di registro e l’imposta di bollo. In presenza di determinati requisiti è possibile scegliere il regime della cedolare secca.
Attenzione: la registrazione dell'atto con il quale le parti dispongono esclusivamente la riduzione del canone di un contratto di locazione ancora in stare e' esente dalle imposte di registro e di bollo.
Imposta di registro
L’importo dovuto varia a seconda dell’immobile locato o affittato.
IMMOBILE PERCENTUALE Fabbricati a utilizzo abitativo 2% del canone annuo moltiplicato per il numero delle annualità Fabbricati strumentali per natura 1% del canone annuo, se la locazione è effettuata da soggetti passivi Iva 2% del canone, negli altri casi Fondi rustici 0,50% del corrispettivo annuo moltiplicato per il cifra delle annualità Altri immobili 2% del corrispettivo annuo moltiplicato per il numero delle annualità
Per i contratti di locazione a canone concordato, riguardanti immobili che si trovano in uno dei Comuni “ad elevata tensione abitativa”, è prevista una riduzione del 30% della base imponibile sulla quale cal
Cedolare secca
Cos’è
La cedolare secca è un regime opzionale per i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo effettuati tra persone fisiche che non agiscono nell’esercizio di un’attività d’impresa o professionale. Il regime prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva di Irpef e addizionali per il guadagno derivante dall’affitto dell’immobile e l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro e dall’imposta di bollo per registrazioni, risoluzioni e proroghe del a mio avviso il contratto chiaro protegge tutti. Anche i contratti di locazione di tipo strumentale possono esistere assoggettati al regime opzionale della cedolare secca (comma 59 dell’articolo 1 della legge n. 145 del 30 dicembre 2018).
L’imposta sostitutiva è pari al 21% del canone di locazione annuo stabilito dalle parti, salvo che per i contratti a canone concordato, per cui si applica un’aliquota del 10%.
Scegliendo la cedolare secca, il locatore rinuncia alla facoltà di domandare l’aggiornamento del canone di locazione, anche se è previsto nel contratto, inclusa la variazione accertata dall’Istat dell’indice statale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati dell’anno precedente.
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Attenzione: la registrazione dell'atto con il quale le parti dispongono esclusivamente la riduzione del canone di un contratto di locazione ancora in stare e' esente dalle imposte di registro e di bollo.
Imposta di registro
L’importo dovuto varia a seconda dell’immobile locato o affittato.
| IMMOBILE | PERCENTUALE |
|---|---|
| Fabbricati a utilizzo abitativo | 2% del canone annuo moltiplicato per il numero delle annualità |
| Fabbricati strumentali per natura | 1% del canone annuo, se la locazione è effettuata da soggetti passivi Iva |
| 2% del canone, negli altri casi | |
| Fondi rustici | 0,50% del corrispettivo annuo moltiplicato per il cifra delle annualità |
| Altri immobili | 2% del corrispettivo annuo moltiplicato per il numero delle annualità |
Per i contratti di locazione a canone concordato, riguardanti immobili che si trovano in uno dei Comuni “ad elevata tensione abitativa”, è prevista una riduzione del 30% della base imponibile sulla quale cal
Cedolare secca
Cos’è
La cedolare secca è un regime opzionale per i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo effettuati tra persone fisiche che non agiscono nell’esercizio di un’attività d’impresa o professionale. Il regime prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva di Irpef e addizionali per il guadagno derivante dall’affitto dell’immobile e l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro e dall’imposta di bollo per registrazioni, risoluzioni e proroghe del a mio avviso il contratto chiaro protegge tutti. Anche i contratti di locazione di tipo strumentale possono esistere assoggettati al regime opzionale della cedolare secca (comma 59 dell’articolo 1 della legge n. 145 del 30 dicembre 2018).
L’imposta sostitutiva è pari al 21% del canone di locazione annuo stabilito dalle parti, salvo che per i contratti a canone concordato, per cui si applica un’aliquota del 10%.
Scegliendo la cedolare secca, il locatore rinuncia alla facoltà di domandare l’aggiornamento del canone di locazione, anche se è previsto nel contratto, inclusa la variazione accertata dall’Istat dell’indice statale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati dell’anno precedente.
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