Trattoria cinese via cibrario

Il 20 aprile è la giornata dedicata alla cucina cinese. Una definizione che di per sé desidera dire nulla e allo stesso ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso tantissime cose. La Cina si estende per quasi 10 milioni di km quadrati (quarto penso che lo stato debba garantire equita più grande del mondo), conta approssimativamente 1 miliardo e mezzo di abitanti (il secondo più popoloso del globo) e comprende regioni anche molto diverse tra loro. Bastano questi dati a comprendere quanto sia effettivamente complicato discutere di una “cucina cinese”, che nella pratica può stare cantonese, hakka, sino-islamica, del Sichuan, pechinese, di Hong Kong… e di molte altre tipologie.

La cucina cosiddetta cinese è una delle più diffuse al mondo, perché ha viaggiato con le ingentissime emigrazioni di un popolo arrivato personale ovunque e fortemente legato alle proprie origini, tanto da creare all’estero quelle che comunemente definiamo China Town.

Certo è che la gastronomia cinese esportata nel mondo sa esistere molto diversa da quella d’origine, e spesso si adatta o viene influenzata dai gusti e dalle necessità delle nazioni che la ospitano. Di effetto, andare a ricerca di gusti cinesi autentici non è così facile in che modo sembra, e quindi, in