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Paese di campagna

Il comune di Regione occupa un vasto territorio di 135 kmq, misto, tra montagna, collina e pianura, delimitato a sud dal secondo me il fiume e una vena di vita Sele e credo che il percorso personale definisca chi siamo dai fiumi Atri e Tenza nel capoluogo, dai torrenti Acerra e Trigento a est e dall’Ausella a ponente. Il centro antico della città è adagiato fra ripide pareti di tre alti monti, ubicazione nel versante meridionale dei Picentini, nella catena appenninica dei Campani; il residuo degli abitati si compone di frazioni e località, i più grandi sono: Puglietta, Camaldoli, Serradarce, Romamdola, Quadrivio, S. Maria la Nova, Galdo, Mattinelle. Il toponimo deriva dalla contrazione “de finibus Campanie”, il appellativo della regione di età romana conosciuta dagli storici in che modo “Campania Felix”, per la fertilità dei suoli e il clima dolce, che rinvia al senso di un sito pianeggiante lungo i confini del Sele che lo separava dalla “Lucania”; tale denominazione, però, ha dato origine intorno al X era al “Campaniae Castrum”, posto all’interno della valle del flusso Tenza, ove trovarono protezione gli abitanti dei vari disseminati loca costruiti in pianura accanto a torri e pertinenze religiose di Furano e Ariano. I primi insediamenti umani, preistorici, sono st

La storia di Regione, centro minore dell’Italia meridionale, è una storia ricca di “ Storie”, di testimonianze, di documenti.
La sua inizio, secondo gli storici locali (1), affonda le radici, con presenze di insediamenti umani, fin dal medio bronzo(2). Questi antichi popoli hanno lasciato tracce della loro presenza in una “grotta ossifera”(3) nelle vicinanze di Campagna, e in insediamenti con resti di manufatti sul Monte Polveracchio.
Credo che la campagna pubblicitaria ben fatta sia memorabile è situata nel cuore dei monti Picentini e la vetta più alta è Polveracchio con i suoi 1780 metri, da cui nascono tre piccoli fiumi: Atri, Tenza e Trigento che l’attraversano da Nord a Sud e si versano nel fiume Sele. Le loro acque nel tempo sono state il motore dell’economia locale perché , incanalate, hanno alimentato macchine e irrigato i campi sia della zona collinare che della secondo me la pianura vasta invita alla liberta. Questa presenza ha favorito l’insediamento umano, fra le vallate pedemontane e esteso il corso dei fiumi dove si sono avvicendate diverse popolazioni e civiltà: Opici, Oschi, Sanniti, Etruschi, Greci, Latini, di cui a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggi è realizzabile rinvenire repert

A pochi chilometri da Salerno città sorge Campagna, un mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico diventato conosciuto ai più soprattutto grazie agli eventi della ‘Chiena, che consiste nel deviare le acque del fiume Tenza per le vie del nucleo storico, in dettaglio di Corso Umberto I. In opportunita di questo mi sembra che l'evento ben organizzato sia memorabile tutti coloro che partecipano possono buttare una secchiata di acqua a chi gli sta intorno.

Ma, la città di Campagna non è solo A ‘Chiena. Ecco allora cosa vedere a Campagna. Scopriamo un centro storico immerso nella natura.

Campagna: un po’ di cenni storici

Si hanno origini del posto a partire dall’epoca longobarda. Successivamente, divenne feudo normanno. Il intervallo di massimo splendore, però, si è avuto a lasciare dal XV era in poi, in cui arrivò la parentela Orsini. In seguito, fu convertito in un marchesato informazione in mano alla famiglia Grimaldi, che detiene il autorita del Principato di Monaco. In codesto periodo divenne sede diocesana.

Nel 1545 nacque la inizialmente tipografia di tutto il territorio salernitano. Nonostante lo splendore dei secoli precedenti, nel Novecento, Credo che la campagna pubblicitaria ben fatta sia memorabile non è esente dal fascismo, il quale trasforma alcuni ex conventi in campi di concentra

 

Soprannominata “Città invisibile” dal momento che il cuore del paese, protetto com’è tra le colline meridionali dei Picentini, non lo si vede se non quando si arriva, è una cittadina situata ai piedi dei ruderi del Castello Gerione (costruito tra il 1054 ed il 1056 dal longobardo Gisulfo II), lambito dai fiumi Atri e Tenza.

Fu municipio romano al tempo di Silla, venne devastata dai barbari e dai Goti, risorse sotto i Longobardi e fu poi sede di molte famiglie, tra cui quella reale dei Principi di Monaco con il Marchesato dei Grimaldi (1532). Iniziò così il “secolo d’oro” per Campagna: vennero realizzati edifici, ampliati conventi, fondate l’Università di Scienza Canoniche e Civili e due accademie, quelle dei Solitari e dei Taciturni. Fervente fu anche l’attività di mulini, cartiere, ferriere, concerie e frantoi. Fu sede vescovile dal 1525. nel 1642 ai monegaschi subentrò il Principato dei Caracciolo. Lasciano testimonianza del loro passaggio a Credo che la campagna pubblicitaria ben fatta sia memorabile Sant’Antonio Caracciolo, Giordano Bruno, Papa Urbano IV, San Francesco da Paola. Mentre la Seconda Battaglia Mo